sabato 2 agosto 2014

Verso il Sahara

Lasciamo le gole del Todra e le sue palmeraie verdi per percorrere la tappa che ci porterà nel punto più a sud del nostro viaggio. Dopo pochi chilometri il paesaggio cambia totalmente in una distesa arida di sassi e cespugli. La temperatura inizia a salire e se Africa beve più del solito anche noi non siamo da meno. L'immagine della porta di Rissani ci ricorda che stiamo entrando nel Sahara e i 43 gradi alle dieci del mattino non fanno che confermarcelo. I trentacinque chilometri che ci portano a Merzouga sono la perfetta introduzione a ciò che ci aspetta.Una striscia d'asfalto e sabbia intorno a noi con un forte caldo vento laterale che porta la temperatura a sfiorare 50 gradi. Mulinelli di sabbia si intravedono nel deserto e dopo esserci fermati per farne passare uno, ne centriamo un'altro in pieno. Solo tanta sabbia, niente di preoccupante! Le dune a Merzouga sono di fronte a noi e non resistiamo adarrivarci con la moto. Il nostro albergo si trova a pochi metri dalle stesse e aspettiamo cena riposandoci al riparo dal sole che sembra fuoco. Il giorno seguente non ci neghiamo un'escursione nei pressi di Rissani  per vedere piccoli villaggi nei quali il popolo berbero esce per salutarci. Nel tardo pomeriggio parte l'ecursione a dorso di dromedari in quella che a noi sembra una tempesta di sabbia. Le dune ci rivelano l'aspetto vero del deserto e quando le case non sono più visibili pensiamo alle carovane che percorrevno per mesi il Sahara e alla durezza di questi viaggi. Quando cala il buio e il vento si placa possiamo ammirare l'ennesimo spettacolo di un cielo colmo di stelle. L'alba tinge le dune fino a farle diventare d'oro e non possiamo negare che la bellezza di tale scenario è tanto insolita quanto sconvolgente. Salutiamo il Sahara lasciando le dune alle nostre spalle ancora in preda all'emozione di esserci arrivati con la nostra moto.






















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